Un insieme di persone che voglia farsi Comunità deve prendere coscienza innanzi tutto del principio della responsabilità di ogni individuo, qualunque ruolo esso rivesta, qualunque sia il suo livello di cultura, coscienza, esperienza.
Solo questo potrà definirsi vera Democrazia: la partecipazione attiva di ciascuno a quanto diviene, si concretizza e continuamente si modifica nelle cose comuni e nella comunità nel suo complesso.
Ci sono motivazioni che muovono le persone, da sole o in gruppo, ad un agire concreto, costruttivo e positivo e che prendono avvio da esigenze che hanno superato motivi di contrapposizione per lasciare il posto a moti di collaborazione.
Questo è all’origine e fondamento di Arcipelago SCEC.
Siamo una mescolanza e miscela di persone differenti per cultura e formazione; proveniamo da esperienze parziali, da categorie di professioni e mestieri, le quali hanno messo a disposizione di chiunque l’esperienza della loro unione e partecipazione condivisa. Viene ricercato il Massimo Comune Denominatore nella partecipazione attiva e responsabile: una Comunità di persone, di cittadini.
Per far questo Arcipelago ha “iniziato” dall’economia.
In economia ha “iniziato” dal mezzo di scambio.
Ciò è semplicemente coerente all’assunto del principio della responsabilità di ogni individuo; l’auto-responsabilità prenderà corpo da quanto oggi maggiormente divide, classifica, categorizza; da ciò che ci rende “concorrenti” l’uno con l’altro; da quello che pretende di misurarci non per quanto siamo ma per quanto possediamo.
Siamo partiti per questo lungo viaggio affrontando proprio ciò che oggi è quanto di più distante da un sentire sociale, aggregante, comunitario: la questione monetaria, che divide e abbandona.
Lo abbiamo fatto partendo da noi, dai nostri spazi, da quanto possiamo e dobbiamo fare senza aspettare adesioni dall’alto, da istituzioni o rappresentanze: è necessario, innanzi tutto, re-imparare a rappresentare noi stessi.
Ripartire da noi significa restituirci quel valore che l’uso del denaro ci ha tolto: non il denaro in sé, che è solo un oggetto, uno strumento neutro, nato per veicolare al meglio quanto sappiamo fare e dare ( merci, servizi, beni ), bensì l’uso che ne è sempre stato fatto, distorto e fuorviante.
Se il denaro diviene altro, assumendo un valore, ed un conseguente potere, ciò che può e deve essere fatto da noi è sottrargli questo fasullo valore, ed illusorio potere, e restituirlo a quanto è invece degno di avere un reale valore: l’essere umano e la sua Comunità, responsabile, democratica e aggregante.
Per fare ciò Arcipelago ha creato gli SCEC, i Buoni Locali.